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Shostakovich, Beethoven e Honeck

  • Lorenzo Giovati
  • 15 ott 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 17 ott 2023

Francoforte, Alte Oper (in diretta su YouTube). 13 Ottobre 2023

 

Ieri sera, il canale YouTube della hr-Sinfonieorchester di Francoforte ha trasmesso in diretta un concerto, diretto da Manfred Honeck, con un programma molto interessante che spaziava da un compositore contemporaneo, come Samy Moussa, ad uno moderno, come Dmitri Shostakovich, per terminare infine con Beethoven.


Non sono un grande amante della musica contemporanea ma Elysium di Moussa mi è piaciuto abbastanza per idea, melodia e realizzazione.


Successivamente, il maestro Honeck è stato affiancato dal violoncellista Pablo Ferrández per l'esecuzione del primo concerto per violoncello e orchestra di Shostakovich. Il concerto è difficilissimo, sia per il solista, sia per il direttore, sia per l'orchestra, che molte volte il compositore mette volutamente in difficoltà con strutture ritmiche innaturali e complicate. Prova abilmente superata dall'orchestra, ma anche da Ferrández, che ha mostrato grande professionalità e notevole capacità interpretativa.


Nella seconda parte del concerto è stata eseguita la settima sinfonia di Beethoven, a mio parere, è la più bella delle nove, perchè ogni movimento riesce a suscitare emozioni molto diverse: come gioia, tristezza, allegria, frenesia e rabbia. Il maestro Honeck ha proposto un'interpretazione inaspettata e diversa da tutte le altre che ho avuto modo di ascoltare, sia dal vivo, sia incise. Sono molti i tratti distintivi che, a parer mio, accomunano la direzione di Manfred Honeck a quella di altri grandi direttori, come l’orchestra molto asciutta e reattiva di Toscanini, o i tempi del finale di Furtwangler. Tuttavia ha saputo giocare su volume, intensità e dinamismo del suono, consegnandone una realizzazione travolgente, forse una delle migliori che oggi è possibile ascoltare. Non sono mancati inoltre i momenti di puro coinvolgimento melodico, oltre che di efficienza orchestrale, anche se, nel quarto movimento in particolare, il tempo molto rapido scelto da Manfred Honeck non ha permesso di cogliere le molteplici sfumature della partitura.


La hr-Sinfonieorchester ha suonato molto bene, sia in Shostakovich, sia in Beethoven. L'intonazione è stata molto sicura e addirittura non hanno perso di precisione nemmeno quando si trovavano a dover eseguire un brano difficilissimo, come l'ultimo movimento della settima di Beethoven, ad una velocità elevatissima.


In conclusione, ho invidiato coloro che erano fisicamente in sala perché è stata una bellissima serata.

 

Il concerto è ascoltabile su YouTube cliccando qui:



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