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Lorenzo Giovati

Schumann e Benda • Petru

Parma, Auditorium Paganini. 10 Febbraio 2024

 

Nonostante la finale del Festival di Sanremo, sabato sera un numeroso pubblico si è ritrovato all'Auditorium Paganini per assistere all'esibizione del maestro George Petrou alla guida della Filarmonica "Arturo Toscanini".


La parte iniziale del programma prevedeva l'esecuzione della prima sinfonia di Robert Schumann, conosciuta come "Primavera". Il maestro Petrou ha dimostrato, non solo di saper governare molto bene l'orchestra, tenendola sempre compatta, ma anche di possedere un'idea interpretativa che, sebbene non abbia incantato, è stata comunque trasposta in modo molto professionale.

Il primo movimento si è distinto per dinamiche e tempi molto corretti. Nel secondo movimento, il maestro Petrou ha poi lasciato trasparire la sua vocazione per il repertorio barocco, concentrandosi soprattutto sulla resa, in termini di tempi e di armonia, degli accordi delle sezioni degli archi. L'insieme è risultato soddisfacente. Il terzo movimento è stato vivace e piacevole nella prima parte, mentre nella seconda parte mi è sembrato un essere troppo indugiante. Il quarto movimento ha concluso la sinfonia in modo degno.


La Filarmonica Toscanini, per parte sua, ha suonato meglio del solito, sebbene la sezione dei violini sia stata leggermente sovrastata dalla potenza naturale degli ottoni e dei timpani.


La seconda parte del concerto prevedeva invece l'esecuzione del melologo Medea di Jiri Antonín Benda, compositore ceco del Settecento. Questa composizione, originariamente in tedesco, impegna un'orchestra, composta prevalentemente da archi, ad accompagnare una voce narrante, nel caso quella di Anna Caterina Antonacci. Quest'ultima è stata ottima nel dare vita a tutti i personaggi dell'opera, da Medea a Giasone, da Cleonte a Olinto, da Creusa a Selene, offrendo momenti di grande coinvolgimento emotivo.


Dal punto di vista orchestrale, l'esecuzione è stata altrettanto incisiva: il maestro Petrou ha mantenuto la sezione degli archi compatta, permettendole di suonare con maggior forza e precisione del solito.


Il risultato è stato quello di un concerto piacevole e interessante.



 

Di seguito riporto il link per leggere il libretto di sala in formato digitale.


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