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Lorenzo Giovati

Mozart, Berg e Brahms • Petrenko

Berlino, Philharmonie (in diretta su Digital Concert Hall). 3 Novembre 2023

 

Venerdì sera, giorno insolito per la programmazione della Digital Concert Hall, Kirill Petrenko ha diretto i Berliner Philharmoniker, orchestra di cui è direttore principale, attraverso un programma particolarmente attraente.


Infatti la serata si è aperta con l'esecuzione della sinfonia no. 29 di Wolfgang Amadeus Mozart, una sinfonia che, a mio avviso, collega le ventotto sinfonie precedenti con le più famose e maggiormente strutturate undici successive. L'esecuzione è stata molto energica, specialmente nel primo e nel quarto movimento, ma allo stesso tempo ha concesso i giusti spazi alla melodia, specialmente nel secondo e nel terzo movimento.


Successivamente il palcoscenico si è ripopolato di elementi per eseguire i Tre pezzi per orchestra (versione rivisitata del 1929) di Alban Berg. Come ho già potuto esprimere in altre recensioni, non sono un grande amante di questo genere di musica, ma questa composizione non mi è dispiaciuta. Sicuramente l'esecuzione è stata magistrale, essendo il maestro Petrenko, probabilmente, uno dei massimi conoscitori di questo genere musicale. Tuttavia anche la melodia, per quanto fosse quasi impossibile da cogliere, abbinata al ritmo e alla potenza di percussioni e ottoni, mi è piaciuta.


Dopo l'intervallo, trascorso in splendida compagnia del maestro Petrenko intervistato dalla flautista Jelka Weber, il direttore principale della filarmonica di Berlino ha condotto la quarta sinfonia di Johannes Brahms. L'esecuzione è stata ottima, anche se l'interpretazione non mi ha sempre convinto appieno. Il primo movimento è stato molto cupo e tormentato. Il secondo è stato molto armonioso ed elegante. Dal terzo in avanti, il maestro Petrenko ha velocizzato i tempi, rendendo la direzione molto più reattiva e scattante, a tratti quasi frenetica. Il quarto movimento talvolta ha peccato di asciuttezza, compensata da un finale che in termini di sofferenza ha richiamato molto il primo movimento.

Nel complesso è stata un'interpretazione che mi è piaciuta, anche se preferisco versioni molto più distese e rilassate, in cui comunque permangono i segni del tormento interiore del compositore, come quella di Carlos Kleiber o Leonard Bernstein.


I Berliner Philharmoniker, ancora una volta, si sono distinti per il bel suono rotondo ed elegante che li distingue a livello mondiale. In questo concerto in particolare, e nel secondo movimento della sinfonia di Brahms, ho trovato superlativa la sezione dei corni, caratterizzata da un suono estremamente profondo e perfettamente intonato.


Nel complesso è stato un bel concerto, in totale stile Petrenko, che ritornerà alla guida dei Berliner Philharmoniker solo il prossimo 31 Dicembre, in occasione del concerto di capodanno.


 

Il concerto è visibile, per gli abbonati a Digital Concert Hall, cliccando qui:


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