Parma, Teatro Regio. 10 Ottobre 2023
In occasione del compleanno di Giuseppe Verdi, il Teatro Regio, come già da diverse edizioni del festival, ha organizzato una serata interamente dedicata al Maestro, quest'anno arricchita dalla presenza della Filarmonica Toscanini e da un cast vocale di elevatissimo livello. Inoltre, l'evento è stato realizzato a sostegno del progetto "Viva Verdi" per finanziare l'acquisto di Villa Sant'Agata.
Eleonora Buratto, reduce da "Il Trittico" allo Staatsoper di Vienna, ha fatto vibrare la sua voce calda e cristallina all'interno della sala, prima interpretando Desdemona (dall'Otello) e poi Elisabetta di Valois (dal Don Carlo). La Buratto, a mio avviso, è una delle migliori interpreti verdiane attualmente in attività, resa tale da uno splendido mezzo vocale, da interpretazioni impeccabili, da uno studio minuzioso delle partiture e da una conoscenza approfondita dei personaggi.
Clementine Margaine, per quel poco che ha cantato, ha convinto per potenza, fraseggio e intonazione. Sono ancora molto perplesso sulla scelta di far cantare solo un brano ad un'artista di quel calibro, anche se molto impegnativo come il duetto tra Amneris e Radames tratto dal quarto atto dell'Aida.
A Gregory Kunde va riconosciuto di essere stato e di essere tutt'ora un grandissimo artista che inevitabilmente ha risentito del passare del tempo, perdendo quella limpidezza e quell'elasticità vocale che lo contraddistinguevano nel fiore dei suoi anni. Ciononostante resta ancora molto presente, sia per interpretazione, sia per intonazione. Ottimo il duetto con Amneris di cui sopra.
Star della serata è stato sicuramente Michele Pertusi che ha veramente dato anima e corpo per questa manifestazione. Dopo I Lombardi alla Prima Crociata (quattro recite), la Messa da Requiem e Fuoco di Gioia, il basso parmigiano è stato chiamato anche per questo Gala che lo ha visto protagonista del momento più alto di tutta la serata: "Ella giammai m'amò" dal Don Carlo. Pertusi ha interpretato il ruolo di Filippo II magistralmente, essendo questo un personaggio che gli permette di sfruttare a pieno la sua voce ambrata.
Sempre impeccabile il coro del Teatro Regio, ancora una volta preparato dal maestro Martino Faggiani.
La nota dolente di tutta la serata è stata la direzione d'orchestra.
Omer Meir Wellber è stato sicuramente una presenza direttoriale prestigiosa per il concerto, essendo un artista che lavora ad alti livelli ed è acclamato dalla critica internazionale. Tuttavia, pur mostrando buone doti tecniche, non è riuscito a creare tensione e coinvolgimento, cercando prevalentemente l'effetto sonoro. Parrebbe condividere il pensiero che per eseguire Verdi sia necessario aumentare il volume dell'orchestra e puntare su percussioni e tromboni. Verdi è tutt'altra cosa. Addirittura il "Và Pensiero", che non è stato eseguito come un largo, non è riuscito a emozionare, se non per il coro e per la musica straordinaria.
La Filarmonica Arturo Toscanini ha mostrato qualche evidente difficoltà d'intonazione, specialmente nella sezione dei violoncelli e degli ottoni. Tuttavia ha fornito un buon accompagnamento alla serata.
In sintesi, considerando la finalità della serata, il calibro degli artisti coinvolti e la celebrazione in generale, mi è sembrato un buono spettacolo, che, già sulla carta, era promettente e che nella realizzazione ha saputo degnamente festeggiare il compleanno di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.
Il concerto è stato mandato in onda da OperaVision su YouTube e lo si può rivedere cliccando qui: